Antropocene

Paul Crutzen, premio Nobel per la chimica (1995), indica il ruolo centrale e l’enorme peso sull’ambiente assunto negli ultimi decenni dalle diverse attività antropiche in termini di uso delle risorse, consumo di cibo, inquinamento, produzione di rifiuti, impatto ambientale.
Dunque, la natura non è qualcosa di separato da noi umani o una cornice della nostra vita.
Quando si parla di “ambiente”, si fa riferimento alle relazioni tra natura e attività umane, tra natura e le società che le abitano, tra natura e crisi ecologica che deriva da una incontestabile radice umana.
Quali sono le misure di contrasto da attuare per far fronte al degrado ambientale?
Quale interpretazione dare alle norme tecniche e ai vincoli delle aree protette?
Lo studio delle valutazioni di impatto ambientale, tiene conto di una visione di territorio che rispecchia il senso dell’attuale transizione ecologica?
L’avvio di un processo di tutela ambientale, non può avvenire senza considerare la multidisciplinarietà dei fattori che entrano in gioco, non si può ignorare il paesaggio inteso come filtro essenziale della realtà, strumento di cui le società contemporanee hanno bisogno per fronteggiare le crisi ambientali, sociali, economiche ma anche culturali da cui sono più o meno investiti.
Le aree interne, possono essere considerate come laboratori per l’avvio di una nuova territorialità.
Nulla è più politico delle questioni paesaggistiche, così come nulla è più democratico delle questioni ambientali.


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