Autonomia Territoriale

Progetti

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#NoiSiamoPOLLINO

Territorio differenziato
Il parco

PREMESSA

Oggi, stiamo vivendo un periodo di trasformazioni, di riorganizzazione del sistema economico, produttivo e sociale.
Come si pongono i territori di fronte questa trasformazione?
Quali sono i territori più preparati ad affrontare la sfida della transizione?
La tutela dell’ambiente, la difesa della biodiversità, il paradigma dell’economia circolare, sono tutti punti/obiettivi che richiedono un cambio di mentalità, una rivoluzione culturale e allo stesso tempo, dovrà essere chiaro come la portata della sfida ambientale richiede assunzioni di responsabilità da parte di chi produce e da parte di chi consuma, abbandonando abitudini consolidate, soluzioni facili e zone di comfort insostituibili.
E’ da questa consapevolezza che l’educazione e la comunicazione ambientale rivela tutto il suo potenziale strategico, organizzativo e gestionale.
L’educazione ambientale, è un percorso a tappe, estremamente complessa, incline alle contraddizioni e sensibile ai conflitti. Incrocia diverse discipline, rimanda alla dimensione dei comportamenti collettivi ed individuali, sconfina nell’ambito ideologico ed emotivo.
E’ un cammino che si snoda su un orizzonte temporale di medio-lungo termine.
Queste considerazioni ci portano a pensare che, soprattutto i territori investiti da determinate protezioni ambientali, non possono rischiare di trovarsi impreparati al periodo di transizione che stiamo vivendo.

PROPOSTA PROGETTUALE

Il territorio lucano che ricade tra i confini del Parco Nazionale del Pollino, può vantare di aspetti naturalistici, paesaggistici, sociali, omogenei tra di loro. Ci sono tuttavia, anche situazioni che evidenziano forti disomogeneità tra un comune e l’altro e/o tra un territorio e l’altro. Addirittura, realtà non compatibili con la filosofia appartenente ad un’area di pregio, quindi protetta.
Se pensiamo al complesso mondo della gestione dei rifiuti, si nota chiaramente come il territorio del Parco risulta essere profondamente disomogeneo.
Andando nel concreto, le percentuali di Raccolta Differenziata (R.D.) nella valle del Serrapotamo tendono allo zero, dove con ogni probabilità, una delle motivazioni che giustifica questa percentuale risiede in una debole infrastrutturazione utile ad agevolare la differenziata, con una conseguente bassa predisposizione da parte dei residenti.
Sono stati da poco terminati i lavori di realizzazione di un Centro Intercomunale per la raccolta differenziata a servizio dei comuni di Calvera, Carbone e Teana. Il Centro, non ancora fruibile per piccole, seppur importanti, carenze infrastrutturali, entrerà in funzione entro breve tempo, con l’auspicio di avviare la R.D. e raggiungere nei tempi più brevi possibile percentuali accettabili per i comuni citati e ricadenti in un’area protetta.
Com’è noto, la sola infrastruttura non garantisce il raggiungimento degli obiettivi prefissati in termini di percentuale da raggiungere, è fondamentale che si avvii parallelamente, un programma di coinvolgimento dei cittadini, dei produttori di rifiuti.
Nelle questioni ambientali, l’esperienza insegna che se ci si limita alla sola imposizione istituzionale per il raggiungimento di un obiettivo, la probabilità che questo fallisca è abbastanza alta. Abbiamo bisogno, anche per una questione del tutto strategica, di coinvolgimento, che

favorisca la consapevolezza dell’esistenza di un problema cercando assieme in modo condiviso la risoluzione. Coni il coinvolgimento dei cittadini, si promuove una responsabilità condivisa nella gestione dei rifiuti, ci si sente parte integrante del processo di raccolta differenziata, si responsabilizzano e si impegnano a seguire le linee giuda e le norme locali. Questo, porta ad una maggiore adesione alle pratiche di separazione e di riciclaggio dei materiali, riducendo l’incidenza di rifiuti non correttamente smaltiti.
Il coinvolgimento, può ancora favorire una maggiore partecipazione civica e la creazione di una comunità più coesa. Si rafforzano allo stesso tempo i legami sociali, potenziando il senso di appartenenza alla comunità.
Partendo da questa consapevolezza, il progetto consiste nell’avviare una campagna di sensibilizzazione nella promozione della raccolta differenziata per i tre comuni che fruiranno del Centro Intercomunale per la R.D., idea già condivisa con le amministrazioni comunali.
La campagna di sensibilizzazione, svolge un ruolo fondamentale nella promozione e nell’efficacia della raccolta differenziata, ha l’obiettivo di informare, educare e coinvolgere i produttori di rifiuti sulle pratiche corrette di smaltimento, sull’importanza della corretta differenziazione dei rifiuti per la tutela dell’ambiente.
Tra le finalità della campagna di sensibilizzazione, vi è quella di cambiare i comportamenti e le abitudini delle persone, stimolando il senso di responsabilità individuale e collettivo, incoraggiando non solo a differenziare i rifiuti ma anche ad adottare pratiche di riduzione e riutilizzo.
In sintesi, il progetto informativo ed educativo, può aiutare a superare le resistenze e le barriere culturali o psicologiche che possono ostacolare l’adesione alla R.D., mira a creare una consapevolezza diffusa sulle conseguenze negative dello smaltimento inadeguato dei rifiuti

e sulle opportunità che la raccolta differenziata offre per ridurre l’impatto sull’ambiente.
Come premessa all’argomento R.D., negli incontri di sensibilizzazione si parlerà di comune, di territorio, di Parco.
Il tanto discusso fenomeno dello spopolamento di cui si sente parlare nelle nostre aree, ha radici in un modello economico globalizzato che oggi viene messo in forte discussione. Tra i tanti motivi, c’è sicuramente quello di aver disatteso una qualità di vita alta e un benessere diffuso, oltre ai quei fattori che inevitabilmente hanno investito i territori sotto l’aspetto dell’inquinamento ambientale con note ripercussioni sugli esseri viventi.
Proveremo ad interrogarci sugli scenari futuri dei diversi territori, quelli industrializzati ancora a servizio di un’economia globalizzata e lineare e quelli che hanno tutte le caratteristiche per far sì che possa essere ancora garantito quell’equilibrio armonico di convivenza tra uomo e natura.
L’avvio di un dialogo, capace di far emergere le reali opportunità che un’area protetta può offrire ai propri residenti, oggi e domani, rappresenta per il C.E.A.S. l’aspetto più importante di questo progetto; l’educazione ambientale non è solo trasmissione di saperi e concetti, si fonda sul dialogo, sul coinvolgimento attivo in un’ottica di co-progettazione e co-responsabilizzazione.

AZIONI

Come descritto in precedenza, la campagna di sensibilizzazione avverrà attraverso incontri pubblici nei comuni di Calvera, Carbone, Teana.
A partire dal mese di Marzo 2024 e fino a Maggio 2024, verranno programmate n° 3 giornate formative per ogni comune.
Verosimilmente, nel mese di Marzo si svolgeranno gli incontri nel comune di Calvera, ad Aprile nel comune di Carbone, a Maggio nel comune di Teana.
L’invito a partecipare, sarà rivolto a tutta la cittadinanza attraverso manifesti pubblici, alle associazioni e gruppi locali attraverso inviti personalizzati. Le giornate, avranno comunque risalto attraverso canali social, siti internet, testate giornalistiche, ecc..
Si lavorerà in ottica di co-partecipazione attiva, quindi escludendo il primo comune, nel mese di Aprile, agli incontri di Carbone saranno invitati anche coloro che hanno partecipato a Calvera per dare il proprio contributo. Stesso procedimento per gli incontri di Maggio nel comune di Teana, dove saranno coinvolti parte dei partecipanti del comune di Calvera e di Carbone per i rispettivi contributi.
Questo approccio, tra l’altro, permetterà al C.E.A.S., di misurare la propria capacità nel coinvolgere la popolazione ad affrontare temi delicati come quello di assumersi la responsabilità di co-progettare assieme alle istituzioni il proprio territorio, rendendolo alternativo alle aree fortemente urbanizzate. Tuttavia, viviamo in un’epoca dove bisogna riprogettare i territori mettendo al centro i reali bisogni dell’uomo.

Progetto di Educazione Ambientale rivolto al raggiungimento e rafforzamento della consapevolezza di vivere in un Parco

Promotore e finanziatore

Ente Parco Nazionale del Pollino

Il progetto è stato finanziato con una somma di € 5.000,00


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